Slitta da maggio al 18 giugno la tappa pratese della Mille Miglia. La “Corsa più bella del Mondo”, che rappresenta un momento di festa non solo per i concorrenti in gara ma anche per i numerosi appassionati coinvolti, attraverserà per la prima volta le strade di Prato, percorrendo i luoghi simbolo della storia e dell’attrazione turistica della città. Per la precisione già nel 2014 la Mille Miglia era stata protagonista a Prato, ma l’aveva solo sfiorata percorrendo viale della Repubblica e via Firenze prima di prendere la strada per Calenzano. Stessa cosa nel 2019 con la rotatoria di Capezzana. Questa volta invece la leggendaria carovana farà una vera e propria tappa in città.
La corsa storica, organizzata dal Comitato Mille Miglia e da ACI, si terrà a giugno e non più a maggio come annunciato inizialmente dal Consiglio di amministrazione della manifestazione, che ripone fiducia nei benefici che la campagna vaccinale porterà e nel ripetersi del miglioramento che si verificò lo scorso giugno con l’avvicinarsi della stagione estiva.
La prestigiosa carovana attraverserà la città nel pomeriggio con quasi 900 veicoli, di cui poco meno di 400 in gara e tutti gli altri al seguito, delle più prestigiose case automobilistiche italiane e straniere.
Un itinerario all’insegna della valorizzazione del patrimonio artistico e storico della città: dai nuovi Macrolotti all’archeologia industriale, dal Museo di Arte contemporanea Luigi Pecci, al Castello dell’Imperatore, passando per piazza del Comune, il centro storico e poi fuori da porta Pistoiese verso il lungo Bisenzio.
Il corteo si snoderà per le strade cittadine entrando in centro da piazza San Marco e soffermandosi in piazza del Castello dell’Imperatore per poi salutare l’Amministrazione e la città in piazza del Comune e proseguire verso l’uscita dalle mura attraversando piazza San Domenico.
Un percorso che ha incontrato il favore degli organizzatori che, tramite il Comitato Provinciale dell’Automobile Club d’Italia, hanno scelto la città di Prato per questo passaggio storico esaltando la capacità organizzativa e l’ospitalità che caratterizzano la città laniera.